Riuso del software per le PA: Agid e le sue nuove linee guida

riuso del software
Lo scorso mese AGID ha pubblicato le nuove linee guida su acquisizione e riuso del software. Ecco le novità.

Risalgono al 9 maggio 2019 le nuove linee guida pubblicate da AGID su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni. Una tematica sicuramente non recente ma che porta con sè delle novità molto interessanti che coinvolgono le pubbliche amministrazioni titolari delle soluzioni applicative o che le adottano e le comunità dedicate alla manutenzione ed evoluzione tecnica.

Queste nuove linee guida fanno riferimento al capitolo 9 del Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2019-2020, approvato dal Ministro Giulia Bongiorno, e puntano su tre obiettivi fondamentali:

  • La diffusione per la PA di software open source nonchè della realizzazione e gestione;
  • Il conseguente sviluppo di nuovi modelli di business;
  • L’ottimizzazione di costi e tempi di gestione del software utilizzato;
  • Tra le novità ci sono:
  • la definizione del ruolo di Developers Italia come strumento per la ricerca e vetrina delle soluzioni portate in riuso;
  • la scelta e requisiti del sistema di condivisione del codice e della gestione del ciclo di vita delle soluzioni;
  • le modalità di scelta di licenze aperte da parte della pubblica amministrazione che rende disponibile la soluzione;

Riguardo questo terzo punto Agid ha dichiarato che renderà operativi dei centri di competenza specifici per la collaborazione e cooperazione con altri centri di competenza sull’open source e riuso del software già presenti in altri territori.

In merito alla scelta della soluzione, invece, è compito della singola PA attenzionare la  compliance della soluzione che intende condividere, acquisire o riutilizzare con focues ad esempio alle tematiche relative al GDPR.

Manutenzione del software: 

La manutenzione del software è un aspetto che non va trascurato perchè mantiene il software aggiornato in relazione alla tecnologia, alla normativa e alle esigenze dell’amministratore. Secondo Agid gli aggiornamenti del software prodotti entrano nel campo di applicazione dell’art. 69 del CAD e devono quindi essere messi a riuso. Le modifiche o personalizzazioni ad un software sotto licenza aperta sono soggette all’art. 69 comma 2 e devono essere quindi effettuate acquistando piena titolarità del codice sviluppato. Se si utilizza un software in riuso ma senza apporto di modifiche allora non si ha alcun obbligo di rilascio. 

Nel processo di manutenzione, il maintainer è quel soggetto che svolge

attività di controllo degli sviluppi sul progetto, e a cui la community che utilizza il software può segnalare problematiche o proporre miglioramenti.

L’incaricato può essere, invece, un gruppo di risorse interne dell’Amministrazione, una società in-house dell’Amministrazione, un fornitore di servizi individuato dall’Amministrazione. 

L’obiettivo dell’incaricato è quello di offrire i propri servizi di manutenzione, evoluzione e formazione sulla soluzione alle diverse amministrazioni che compongono la comunità che riutilizza la soluzione. 

Per tutta la durata dell’incarico di manutenzione, l’Amministrazione titolare avrà il ruolo i maintainer e affonderà l’esecuzione del progetto all’Incaricato che gestirà le varie attività a partire dalle interazioni con la community di utilizzatori.

Gli aspetti critici da affrontare:

Ad oggi l’adozione di queste nuove linee guida richiede l’attenzione ed il miglioramento di . alcuni aspetti critici. Ad esempio:

  • Il rapporto tra la comunità delle pubbliche amministrazioni che scelgono la soluzione in riuso e la comunità di sviluppo e consulenza informatica in grado di guidare le aziende lungo il processo di adozione;
  • la connotazione nelle gare, nel Mepa, nei bandi Consip  degli obblighi ed evidenze necessarie a rendere trasparente ed evidente il processo di valutazione e discriminazione dei requisiti.

L’augurio è quello di attenzionare questi aspetti senza trascurare la formazione sul tema così da portare le pubbliche amministrazioni all’adozione di soluzioni (di gestione documentale ad esempio) che migliorino e velocizzino le prestazioni e contribuiscano allo sviluppo economico del paese. 

Dgroove offre la propria soluzione di gestione documentale DocSuite PA in riuso come azienda cedente l’AUSL di Reggio Emilia.