Chi dice Donna, dice… Digitalizzazione!

Ebbene sì, non tutti lo sanno, ma la storia dell’informatica è anche merito della curiosità, intelligenza e determinazione di donne a cui oggi si deve tantissimo. Donne che sin dai primi anni del ‘900 hanno contribuito e che tutt’ora contribuiscono alla rivoluzione digitale. Le dieci a cui dobbiamo un grazie:


1 Grace Murray Hopper (1906-1992)

Definita da molti la pioniera della programmazione informatica, è stata una matematica, informatica e militare statunitense.

Realizzò un linguaggio di programmazione indipendente dalla macchina (il Cobol) e teorizzò il metodo del debugging (eliminazione dei bug informatici attraverso analisi periodiche e continue del codice sorgente del programma). Nel 1943 si arruolò in marina ed entrò nel team di lavoro che sviluppava programmi per il primo dei computer: Mark I.  Se la marina statunitense ha un programma in grado di decifrare parte dei codici di criptazione utilizzati dalle forze dell’Asse nella loro comunicazione, è merito suo. 

 

2 Hedy Lamarr (1914-2000)

Austriaca naturalizzata statunitense, è conosciuta dal pubblico per le sue scene di nudo nel film Exstase. In realtà, Hedy Lamarr, è stata anche un ex studentessa di Ingegneria di Vienna che contribuì all’invenzione di un sistema di guida a distanza per siluri e che oggi è alla base della tecnologia di trasmissione segnale spread spectrum, usata nella telefonia e nelle reti wireless.

Il progetto consisteva in un sistema di modulazione per codifica d’informazioni da trasmettere su frequenze radio. Nel 2014 è stata inserita nel National Inventors Hall of Fame statunitense per il suo brevetto.

3 Suor Mary Kenneth Keller (1913-1985)

Monaca Cristiana ed educatrice statunitense è stata la prima donna ad ottenere un dottorato in informatica negli Stati Uniti.

Dopo aver preso i voti nel 1940, si laureò in matematica e conseguì un master in matematica e fisica. Iniziò a lavorare presso il computer center dell’Università di Darmouth dove partecipò allo sviluppo del linguaggio di programmazione BASIC.

Nel 1965, dopo aver conseguito il dottorato, fondò il dipartimento di informatica del Clarke College che diresse per vent’ anni, e, dove è stato istituito in suo onore il Keller Computer Center and Information Services un centro di supporto informatico per  studenti universitari, docenti e personale del College.

4 Annie Easley (1933-2011)

Nata in Birmingham, Alabama è stata una matematica, informatica e scienziata missilistica.

Iniziò a lavorare nel 1955 come matematica ed ingegnere informatico presso il Centro di ricerca Lewis (Oggi Glenn) della NASA un tempo NACA. Durante questi anni completò gli studi universitari e accrebbe le sue conoscenze grazie ai corsi di specializzazione offerti dalla NASA. Il suo contributo più grande lo diete nel progetto Centaur il cui obiettivo era la la scrittura di un codice di programmazione per lanciare lo space shuttle e satelliti di comunicazione sia militari che metereologici. Nel 1989 si ritirò dalla NASA e nel 2001 rilasciò un’intervista ad oggi archiviata nel programma di storia orale del Centro spaziale Johnson dell’ Aeronautica  e dell’amministrazione spaziale.

5 Karen Spärck Jones (1935-2006)

Informatica Inglese a cui Google deve un enorme “grazie” perchè è stata lei ad inventare la funzione di peso td-idf (term frequency–inverse document frequency ) usato tutt’oggi dai moderni motori di ricerca, come parte dello schema di ponderazione. Prima di lavorare nel laboratorio di Cambridge come informatica, è stata insegnante di computer e di informatica.  In sua memoria è stata istituita una conferenza annual BCS ed uno degli edifici dell’Università di Huddersfield è stato ribattezzato con il suo nome.

6 Margaret Hamilton (1936)

Oggi 82 enne, è stata un’informatica, ingengnere ed imprenditrice statunitense. Ha diretto la divisione dedicata all’ingegneria del software del MIT ma soprattutto è grazie a lei ed al suo team se l’Apollo 11 sbarcò sulla Luna. Negli anni ’60 ha lavorato al progetto SAGE (Semi Automatic Ground Enviroment): un sistema informatico di difesa antiaerea in vista di possibili attacchi sovietici durante la Guerra Fredda.

Nel 1986 ha fondato la Hamilton Technologies a Cambridge (Massachusetts). Durante la sua carriera ha scritto 130 pubblicazioni tra articoli, atti e relazioni su diversi argomenti. Ha lavorato a 60 progetti ed è stata coinvolta in 6 grandi programmi.  

7 Adele Goldberg (1945)

Oggi 73enne e tra le donne più rispettate nell’industria del software.  È l’informatica Americana che ha contribuito allo sviluppo del linguaggio di programmazione Smaltalk-80. Ha co-fondato il Parc Place Digitalk, una società che ha creato strumenti di sviluppo per app basate su Smaltalk. Ne è stata CEO fino a quando l’azienda si è fusa con Digitalk. Tutt’oggi collabora con aziende come Neometron e Bullitics, tiene corsi di informatica in diversi college ed è consulente di Cognito Learning Media, un fornitore di software multimediale per l’educazione scientifica.

Nel Museo di storia del computer potete trovare una raccolta di documenti di lavoro, rapporti, pubblicazioni e videocassette relativi al suo lavoro sullo sviluppo di Smalltal

8 Anita Borg (1949 – 2003)

Informatica originaria di Chicago e a sostegno delle donne nella tecnologia. Fondò nel 1997 l’ “Institute for Women and Technology” con l’obiettivo di aumentare la presenza delle donne nei settori tecnici e studiarne l’impatto sulla tecnologia. Non solo ma l’istituto è stato concepito con l’obiettivo di costruire una canale di collaborazione tra donne in ambito tecnico e garantire che le loro voci influissero negli sviluppi tecnologici. Prima di dedicarsi a questo progetto, fondò alla fine degli anni 80 “Systers”, la prima rete di email per sole donne in cui si potevano condividere esperienze e conoscenze tecniche.

Per tutte queste iniziative, nel 1995, ricevette l’ Augusta Ada Lovelace Award dall’Associazione per le donne in informatica.

9 Helen Greiner (1967)

Classe 67, è la co- founder di iRobot la società di robotica con sede a Bedford, Massachusetts, che fornisce robot nel mercato consumer. Non solo ma ha co- disegnato la prima versione di iRobot Roomba. Ha un curriculum eccezionale perché ha lavorato al Jet Propulsion Laboratory della NASA e al MIT.

È stata CTO di CyPhy Works, ha fatto parte del consiglio di amministrazione della OSRF (Open Source Robotics Foundation).

Dal 2018 lavora come consulente per l’esercito degli Stati Uniti.

10 Arianna Menciassi (1971)

Italianissima, Toscana, ma oggi conosciuta in tutto il mondo.

Dopo aver conseguito una laurea in Fisica nel 1995 a Pisa, ha intrapreso un percorso di dottorato al Centro di Ricerca in Microingegneria della Scuola Superiore Sant’Anna per studiare le tecniche di manipolazione di micro oggetti meccanici e biologici. Ricerca premiata alla Conferenza Internazionale di Robotica e Automazione in Corea del Sud.

A lei si devono tante ricerche sulle tecnologie dei microsistemi e sull’applicazione delle micro e nano-tecnologie alla diagnostica e alla terapia d’aiuto ai medici nel campo della chirurgia e della prevenzione. Oggi, porta avanti le sue ricerche ed insegna bioingegneria industriale  al Centro di  Ricerca in Microingegneria della Scuola Superiore Sant’Anna.